Isolotto Brancati
Quanti di noi hanno mai sognato di avere un’isola tutta per noi? Penso davvero tantissimi.
L’Isola Piccola, meglio conosciuta col nome di Isolotto Brancati, si trova di fronte al porto di Marzamemi; al di sopra vi è una costruzione di colore rosso/bordeaux, di proprietà della Famiglia del dott. Raffaele Brancati, illustre medico chirurgo nativo di Pachino e cugino dello scrittore pachinese Vitaliano Brancati.
L’Isolotto Originariamente fu dato in concessione demaniale dal Principe Ottavio Nicolaci di Villadorata ad un nobile di Noto, che vi costruì quella che sarebbe dovuta essere la propria residenza estiva. Alla morte del nobile, gli eredi non rinnovarono la concessione demaniale che fu ottenuta quindi dal dott. Raffaele Brancati, che nel 1935 circa divenne unico proprietario dell’isolotto, sdemanializzandolo, l’isolotto appartiene ancora alla famiglia Brancati e viene utilizzato come residenza estiva.
Isola di Capo Passero
L’isola di Capo Passero si affaccia di fronte alla cittadina di Portopalo, nell’estrema punta meridionale della Sicilia, più a sud di Tunisi. Bagnata dal mar Ionio, misura circa 35 ettari ed è separata dalla terra ferma da una striscia di mare poco profonda, larga circa 300 metri. L’isola è anche raggiungibile in canoa, pedalò o con una piccola imbarcazione.
Dal punto di attracco qui si snoda un sentiero stretto in terra battuta, fra vegetazione fitta di palme nane, che conduce al Forte di Capo Passero, un’opera di architettura militare voluta dal vicerè Marcantonio Colonna nel 1583, e terminato sotto il regno di Filippo III (Re di Sicilia e Spagna) tra il 1599 e il 1635. Dapprima utilizzato come punto di avvistamento dei pirati e dei nemici, in seguito venne anche utilizzato come carcere. Il Forte è situato nella parte più alta dell’isola, ha un perimetro quadrato con delle mura lunghe fino a 35 mt. All’interno vi è una corte, anch’essa quadrata come la base, con lati di 12 mt. Al piano terra Troviamo quindici ambienti privi di aperture esterne, illuminati soltanto dalla luce che entrava dalla corte interna. Sull’architrave posta sopra uno di questi alloggi vi è una scritta:
“Melius est invidia urgeri quam commiseratione deplorari, 1701”, che dovrebbe significare “meglio sbrigarsi (agire, darsi da fare) che deplorare con commiserazione gli eventi (stando a guardare, rassegnandosi).
Nella parte Ovest vi è una bellissima spiaggia dorata, mentre ad est la costa diventa frastagliata; proprio in questa parte dell’Isola troviamo diverse grotte, fra cui quella “del Polpo”
Di fronte, sulla costa, si può ammirare il Castello Tafuri: risale al 1933 e fu voluto dal marchese Bruno di Belmonte, che rimase affascinato dal panorama del territorio. L’opera, progettata dall’architetto Crotti di Firenze, in completo stile liberty, fu realizzata con il solo materiale della cava di pietra dell’isola delle correnti. Negli anni ’60 la famiglia Bruno di Belmonte passò la proprietà del castello a Gaetano Tafuri di Pachino, divenne un locale per serate da ballo fino a metà degli anni ’90 quando fu trasformato in un prestigioso hotel dalle alterne fortune.
Nel 2015 dalla volontà dei proprietari prende avvio un progetto di restauro e riqualificazione volto a garantire l’aspetto originario della struttura e ad evidenziare le fasi trasformative del Castello: la sua costruzione originaria, il completamento degli anni ‘60 e l’ampliamento degli anni ’70. La riqualificazione degli spazi che lo hanno definitivamente trasformato in bellissimo Charming Hotel che mantiene ed esalta il suo fasciano.
Isola delle correnti
L’isola delle correnti è unita alla costa da una sottile lingua di roccia che, in base alla marea, si presenta parzialmente sommersa ma si può comunque attraversare a piedi. Si trova nello specchio di mare del comprensorio del comune di Portopalo di Capo Passero. Quest’isola incanta non solo per la sua bellezza selvaggia e incontaminata, arricchita da una struttura militare ormai in disuso e da un suggestivo faro, ma anche e soprattutto per la sua posizione all’incontro di due mari: lo Ionio e il Canale di Sicilia. Quindi, rappresenta una sorta di confine ideale. Le correnti che si generano dall’incontro dei mari (da qui il nome dell’isola), danno vita a onde spumose che si infrangono sulle coste dei dintorni. Questo luogo è infatti meta di appassionati di surf e windsurf.
In questo luogo i fondali sono ricchi di flora e fauna sottomarine e in zona ci sono tre spiagge dorate. Da qui passano, durante il periodo delle migrazioni, gli uccelli che dalle coste nordafricane si spostano verso nord attraversando la Sicilia. Per la sua posizione strategica è consigliata anche per godere di tramonti che lasciano senza parole. Secondo una leggenda, Ulisse approdò proprio sull’Isola delle Correnti tornando da Troia e in questo luogo vi consacrò un cenotafio (monumento sepolcrale privo dei resti umani) ad Ecuba (personaggio della mitologia greca che fu regina di Troia, seconda moglie di Priamo e madre della maggior parte dei suoi figli).